AIRBAG .... che sberla!

Postato il 24 Luglio 2008


L’airbag (talvolta indicato anche come SRS-Supplementary Restraint System) ha rappresentato e rappresenta un aiuto indispensabile nella prevenzione e nella riduzione delle conseguenze degli incidenti automobilistici. L'airbag non sostituisce la cintura di sicurezza, ma ne migliora l'azione protettiva impedendo che la testa o il tronco urtino violentemente contro parti interne dell'abitacolo. Fu inventato nel 1952 da John W. Hetrick e brevettato nell’anno successivo. Venti anni dopo trovò la prima applicazione in una autovettura di produzione, la Oldsmobile Toronado. In Europa la prima casa automobilistica ad offrirlo come optional fu la Mercedes nel 1980. Non se ne discutono i benefici; tuttavia, una volta esploso l’airbag, in assenza di altre lesioni, si è visto come la pelle sia esposta a qualche effetto indesiderato, peraltro transitorio e di lieve intensità. Capire cosa avviene sulla cute presuppone una conoscenza del funzionamento dell’airbag. Vediamolo.

Che cosa è l’airbag

L'airbag, nella dotazione base di un autoveicolo, è un "pallone" di forma piatta che viene istantaneamente gonfiato appena l’autoveicolo inizia l'urto, fuoriuscendo da un apposito vano dotato di coperchio (alla velocità di 320 km/h), dalla parte centrale dello sterzo (lato guidatore) e dal cruscotto (lato passeggero). Subito dopo l’impatto si sgonfia per impedire un eventuale soffocamento.

Quale è la sua funzione?

La sua funzione  è di impedire il contatto della testa o del volto dei trasportati con il volante od il cruscotto, poiché mentre il torace, il bacino e le gambe sono trattenuti dalla cintura di sicurezza, la testa rimane libera di muoversi in avanti e verso il basso.

Quali componenti costituiscono il sistema airbag?

  • un sensore che rileva la decelerazione brusca dovuta ad un impatto;

  • una centralina elettronica che ricevuto ed elaborato il segnale, invia il comando di accensione al detonatore;

  • un detonatore od innesco, il quale accende le sostanze contenute nella capsula esplosiva;

  • una capsula che nell’esplosione sviluppa una grande quantità di gas che va a gonfiare il "sacco"(se di tipo pirotecnico). Una eventuale seconda capsula che contiene del gas inerte che gonfia il pallone nel caso di airbag ibridi;

  • il "sacco", di materiale sintetico robusto, impermeabile ai gas ma dotato di fori nella parte posteriore.

Quanti tipi di airbag esistono?

Oltre agli airbags per i posti anteriori o frontalbag, (con quello del passeggero che si attiva solo se il posto è occupato),  vi sono quelli laterali  o sidebag (escono da vani delle portiere), quelli superiori  a tendina  o windowbag (escono dai montanti superiori dei vani porta), quelli posizionati sotto il volante che salvaguardano le gambe del guidatore. Oltre che per la forma del "sacco", si differenziano per la diversa taratura del sensore ed il suo diverso posizionamento. Gli airbag ibridi sono più veloci dei pirotecnici e per questo vengono utilizzati per gli airbag laterali e per gli airbag a tendina, essendo la testa molto vicina alle porte e quindi con uno spazio di movimento molto ridotto. Esistono anche gli airbag dual stage, nei quali sono presenti due airbag ibridi o pirotecnici ma con un solo sacco. La centralina può scegliere se gonfiarlo parzialmente (nel caso di persona di peso ridotto) o completamente, ma distanziando temporalmente il gonfiaggio dei due airbags, per ridurre l’intensità del suo impatto dell’automobilista. Nei veicoli fuoristrada i sensori degli airbags sono tarati in funzione del possibile uso off-road. Può tuttavia succedere che a seguito di particolari “scossoni” gli airbags possano ugualmente attivarsi.

5 - L’airbag entra in funzione in caso di qualunque urto?

Gli airbag frontali e quelli per le ginocchia entrano in azione solo in caso di urti che interessino la parte anteriore della vettura per velocità superiori ai 15-20 km/h e che avvengono in un "cono" di circa 20 gradi rispetto alla direzione di marcia; non si attivano in caso di urti laterali o posteriori, sostituiti da quelli laterali e a tendina.

Quali tipi di danni cutanei può arrecare l’airbag?

Due sono i tipi di danni cutanei imputabili all’apertura dell’airbag: traumatici e chimici.

Quali sono i danni traumatici da airbag?

Immaginiamo di ricevere un bel ceffone sul viso: questo è il danno derivante dall’impatto con la membrana del sacco gonfiato. Si tratta di una zona arrossata, localizzata al viso, sulla quale sono presenti piccole erosioni superficiali, sottili e parallele. Sono anche definite ustioni da attrito. Si risolvono in 10-15 giorni.

Quali sono i danni chimici da airbag?

Gli air-bag liberano una miscela di gas ad alta temperatura (azoto e biossido di carbonio) e una sostanza fortemente basica, l’idrossido di sodio oltre a polveri (talco) e numerosi ossidi metallici. Queste sostanze possono determinare una dermatite irritativa, non allergica che interessa il viso, la parte superiore del torace e le braccia.  La pelle si arrossa e può dare prurito. Solitamente scompare in pochi giorni, con aree di pelle più chiara per qualche tempo, nelle zone precedentemente arrossate. Se però le polveri vengono a contatto con la pelle inumidita dal sangue, dal sudore o dalle lacrime, si creano delle ustioni superficiali, che si presentano come chiazze arrossate dai contorni netti.

Oltre a questo tipo di danni ve ne possono essere altri?

Sono possibili ustioni termiche,  alla mani, alle braccia, al torace, dovute al contatto con le elevate temperature dei gas che fuoriescono dai lati dell’airbag quando questo si sgonfia.

Occorrono delle precauzioni quando si soccorre una persona incidentata ancora all’interno del proprio autoveicolo, con gli airbag ancora al loro posto, non attivati?

Sicuramente, perché si potrebbe attivare tardivamente l’airbag  proprio quando si sta soccorrendo la persona incidentata. Quindi evitare di trovarsi nel raggio di azione del pallone  o appoggiare su di esso qualsiasi tipo di oggetto. E’ bene affidarsi al personale di soccorso che sa come intervenire in sicurezza, ovvero disattivando i cavi della batteria oppure  i connettori.