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Opilionidi

Dott. Luciano Schiazza
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Specialista in Leprologia e Dermatologia Tropicale
c/o InMedica - Centro Medico Polispecialistico
Largo XII Ottobre 62
16121 Genova
cell 335.655.97.70 - studio 010 5701818
www.lucianoschiazza.it

Sembrano ragni ma non lo sono: sono degli aracnidi (artropodi con otto zampe), unici tra questi a possedere un pene.

opilionide

Cosa li differenzia dai ragni:

Sicuramente le gambe sono un elemento distintivo di questi aracnidi: lunghe. esili e sottili (anche se alcune specie hanno con gambe di lunghezza normale), in relazione alle dimensioni del corpo.

Il secondo paia di gambe sono più lunghe delle altre e sono utilizzate come antenne per esplorare l’ambiente circostante (essendo gli occhi incapaci di formare immagini).

Opilionide

Si ritiene che le gambe svolgano anche un ruolo di difesa dai predatori: infatti oltre a staccarsi facilmente dal corpo, esse continuano a muoversi, benché separate dal reso dell’organismo, distraendo l’attenzione del predatore. Ciò è reso possibile dalla presenza di una specie di pacemaker localizzato all’estremità  del primo segmento degli arti (femore). Attraverso i nervi questi pacemakers mandano segnali nervosi ai muscoli che si contraggono per poi rilassarsi tra un segnale e l’altro. Ciò può avvenire per un periodo che varia da un minuto ad un’ora, a seconda della specie, con velocità sempre decrescente col trascorrere del tempo. All’opilionide sono comunque sufficienti tre gambe per muoversi.

Sempre come difesa l’opilionide secerne da due pori che si trovano ai lati degli occhi, del materiale di odore sgradevole. Attivi preferenzialmente nelle ore notturne, vivono in ambienti umidi, sui muri, sui tronchi degli alberi, nella vegetazione.

Differenti specie di opilionidi vivono in grosse aggregazioni. Pare che ciò avvenga per creare o mantenere un microhabitat ottimale (temperatura, umidità, oscurità, ecc.), per difesa (le secrezioni di un gruppo sono certamente più efficaci di quelle di un solo elemento e l’entità numerica dell’aggregazione può essere ulteriore deterrente). Non sono pericolosi per l’uomo.