PELAGIA NOCTILUCA

Dott. Luciano Schiazza
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Specialista in Leprologia e Dermatologia Tropicale
c/o InMedica - Centro Medico Polispecialistico
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16121 Genova
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Rhizostoma pulmo
Rhizostoma pulmo

6 Agosto 2006. La Pelagianoctiluca è salita agli onori della cronaca. Migliaia, forse milioni di queste meduse hanno invaso i litorali del ponente ligure. Fuga dei bagnanti. Acque off-limits.

La Pelagia noctiluca è una medusa che vive nei nostri mari, assieme alla Rhizostoma pulmo.

Ma se quest’ultima è relativamente innocua (ricordiamo il suo colore bianco-azzurrognolo con il margine dell’ombrello violetto, il suo diametro di 50-60 centimetri ed i tentacoli corti e tozzi), la Pelagia noctiluca (foto a sinistra),  detta anche medusa luminosa (di notte è fosforescente), è piccola (diametro di circa 10 cm .), di vario colore (viola, rosa, marrone), con tentacoli lunghi sino a 40 centimetri.

Ama la compagnia per cui è facile osservarla in branchi estesi.

Pelagia noctiluca
Pelagia noctiluca

E’ molto urticante: attenzione! Non solo i tentacoli possono creare fastidi, ma anche il contatto con il suo ombrello che è ricco di cnidociti (sono quei piccoli organuli che contengono all’interno le vescicole urticanti –nematocisti-, ricche di tossine).

Cosa succede quando entriamo in contatto con queste meduse? Le vescicole contenute nei cnidocisti vengono espulse con violenza, entrano nella pelle e rilasciano le sostanze tossiche.

Il bruciore è intenso, la cute si arrossa disegnando sulla pelle l’immagine del contatto (alcune volte appaiono come segni di frustate).

Cosa fare in caso di contatto indesiderato:

Terminata la fase degli impacchi occorre controllare se vi sono ancora delle nematocisti nella pelle.

Come togliere le nematocisti? Vari metodi: