Fumo di sigarette e guarigione delle feriteIl fumo delle sigarette contiene più di 4000 costituenti tossici. Fra questi la nicotina ed il monossido di carbonio sono quelli che maggiormente incidono negativamente sulla guarigione delle ferite. La nicotina altera il processo riparativo
producendo un quadro finale di:
Il monossido di carbonio altera il processo riparativo
producendo un quadro finale di: - ipossia cellulare Quindi le condizioni basilari di una ottimale guarigione (adeguato flusso capillare e arteriolare cutaneo, ottimale ossigenazione) vengono meno. Fumare una sigaretta causa una vasocostrizione a livello della cute che può durare anche un’ora e mezzo; fumare per dieci minuti riduce l’ossigenazione dei tessuti per almeno un’ora e quindi chi fuma un pacchetto di sigarette al giorno rimarrebbe ipossico per buona parte della giornata. In pratica nei fumatori vi è una rallentata guarigione delle ferite. Se ciò, in caso di banale ferita traumatica, può avere scarsi riflessi negativi, nel caso di interventi chirurgici ed ancor più in quelli di chirurgia plastica ed estetica la compromissione del processo riparativo cutaneo può vanificare il risultato con possibilità di complicazioni per i fumatori doppie rispetto ai non fumatori. Viene raccomandato pertanto di non fumare da un giorno a tre settimane prima di un intervento a cinque giorni/quattro settimane dopo. |
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