Fumo di sigaretta e cavità oraleIl fumo di sigaretta esercita vari effetti nella cavità orale:
Accanto a tali dati clinico-epidemiologici sono consolidati i rapporti tra fumo di sigaretta e le seguenti patologie del cavo orale: gengivite necrotizzante ulcerativa, lingua villosa nigra, melanosi gengivale, leucoplachia, leucocheratosi nicotinica del palato, cancro delle labbra, cancro della cavità orale. Gengivite necrotizzante ulcerativa.E’ conosciuta come ANUG (acute necrotizing ulcerative gengivitis ), trench mouth o malattia di Vincent. Pressoché esclusiva dei fumatori, è una malattia infiammatoria caratterizzata da ulcerazioni e necrosi del margine gengivale e distruzione delle papille interdentali con dolore, sanguinamento, odore fetido nella bocca. Il fumo agirebbe sia depositando catrame ed altre sostanze sulla superficie dentale che favorirebbero l’accumulo della placca e di batteri, sia alterando la risposta difensiva locale, sia modificando l’ecosistema periodontale. Lingua villosa nigra.E’ una affezione benigna della parte mediana e posteriore del dorso della lingua, caratterizzata da ipertrofia e allungamento delle papille filiformi con ritardo della normale desquamazione della superficie dorsale della lingua e colorazione bruno-nerastra. Varie possono essere le cause (trattamenti con antibiotici a largo spettro, scarsa igiene orale, uso di acqua ossigenata per sciacqui buccali, radioterapia per tumori della testa e del collo) ma occorre sottolineare il ruolo significativo del fumo di sigaretta nell’indurre tale quadro clinico. La lingua villosa nigra raramente è sintomatica. Talora i pazienti lamentano sensazione di solleticamento alla deglutizione quando le papille sono particolarmente lunghe. Melanosi gengivale.Detta anche melanosi del fumatore, si presenta come una pigmentazione della gengiva labiale anteriore. E’ un problema di ordine estetico, dovuto all’aumentata produzione di melanina da parte dei melanociti stimolati dal fumo di sigaretta. Interrompendo il vizio, tende a normalizzarsi (mesi o anni). LeucoplachiaE’ una chiazza o placca biancastra della mucosa orale, sei volte più frequente nei fumatori. Asintomatica, benigna, regredisce di solito quando è rimosso lo stimolo nocivo: può tuttavia subire trasformazione maligna (nel 6-10% dei pazienti), specialmente quando è presente una componente eritematosa (eritroleucoplachia). Leucocheratosi nicotinica del palatoEsclusiva dei fumatori (spesso più di pipa che di sigarette), è una forma di cheratosi uniforme del palato duro nella quale si osservano numerose piccole papule con una parte centrale ombelicata rossastra: sono gli orifizi dilatati e infiammati delle ghiandole salivari minori. Nonostante il nome, la nicotina non è il fattore scatenante bensì lo sono il calore e alcuni agenti irritanti del fumo. L’interruzione del fumo, dopo circa due settimane, induce una remissione completa. Cancro delle labbraI fattori maggiori di rischio per il tumore delle labbra sono l’esposizione al sole ed il fumo di sigaretta. La relazione tra fumo e tumore delle labbra non è chiarita, anche se circa l’80% di chi è affetto da tale patologia è fumatore. Cancro oraleLa relazione è ben documentata (da decenni) con una percentuale di rischio 77 volte maggiore nei grandi fumatori (più di 50 pacchetti/anno) rispetto ai non fumatori. Il forte consumo di alcool agirebbe sinergicamente col fumo nell’accrescere tale rischio. A conferma indiretta, nei Mormoni che non bevono alcolici e non fumano, tale varietà di tumore è praticamente inesistente. |
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